Favoriti Maglia Rosa Giro d’Italia 2019, sfida a tre per la terza settimana: tutti devono attaccare, nessuno può più staccarsi

Lotta ancora aperta per la Maglia Rosa del Giro d’Italia 2019. Non tutti i favoriti della vigilia sono attualmente in lizza per il titolo, ma restano ancora tre contendenti che non hanno alcuna intenzione di darsi per vinti quando mandano ancora 859 chilometri, suddivisi in due tapponi di montagna e una crono decisivi, oltre a due frazioni comunque movimentate e una ultima chance per velocisti. Spazio per fare ancora la differenza dunque non manca, con la terza settimana che tradizionalmente separa i vincenti dai piazzati, i veri uomini da grandi giri rispetto a coloro che, seppur potenzialmente al loro livello, mancano di quella resistenza e recupero necessari per imporsi quando il corpo continua ad accumulare fatiche e sofferenza.

Tutti hanno bisogno di attaccare per guadagnare sui rivali e nessuno può più permettersi di perdere. Sarà una sfida anche di nervi quella che attende i pretendenti al #Giro102, che nelle sei tappe rimanenti dovranno avere sempre gli occhi su due fronti, senza lasciarsi sfuggire niente e nessuno. Rispetto allo stallo alla messicana che avevamo ipotizzato ad inizio corsa due nomi son cambiati, ma la situazione è ancora più tesa ormai e bisognerà saper scegliere con attenzione il momento in cui estrarre e sparare le proprie cartucce.

Favoriti Maglia Rosa Giro d’Italia 2019

Davanti a tutti, non solo per gentile concessione dei rivali, c’è Richard Carapaz. Lo scalatore ecuadoriano ha certamente giovato della marcatura stretta tra quelli che apparivano come i due grandi sfidanti, ma ci ha ovviamente messo del suo con prestazioni di altissimo livello, confermando anche ieri che in salita se la può giocare con tutti. Ben guidato da una vecchia volpe come Eusebio Unzué, che inizialmente lo ha tenuto leggermente nascosto all’ombra di un Mikel Landa che invece ancora una volta appare destinato ad un ruolo da comprimario, il 26enne sudamericano ha convinto (e vinto ovviamente, visto che si è già aggiudicato due tappe) giorno dopo giorno, mettendoci non solo le gambe, ma anche il cervello. Il suo margine è ancora abbastanza esiguo, ma potenzialmente potrebbe anche bastare in vista della crono, ma non è detto che non riesce ad aumentarlo ulteriormente visto quanto dimostrato sinora. A questo punto è inevitabilmente lui l’uomo da battere, potendo inoltre contare su una formazione molto solida, anche al di là della presenza del basco, che può comunque essere una pedina molto interessante per mischiare le carte in tavola.

Per ordine di classifica, considerando la presenza di una crono che lo favorisce, l’uomo da cui dovrà guardarsi maggiormente è necessariamente Primoz Roglic, autore, ad oggi, di un Giro d’Italia quasi perfetto. Il suo unico errore sinora è stato concedere spazio all’ecuadoriano, soprattutto nella tappa di sabato, ostinandosi nella marcatura a uomo su Nibali, sottovalutando un avversario invece solido e gli eventuali imprevisti che invece lo hanno poi raggiunto ieri in maniera tragicomica. Ora lo scenario cambia e sta a lui attaccare perché il distacco che lo separa dalla tanto desiderata Maglia Rosa non è più così confortevole e potrebbe anche non bastare. Tatticamente si trova in tutt’altra posizione e questo lo rende ovviamente più vulnerabile, ma paradossalmente potrebbe anche favorirlo, perché non è più l’uomo a cui tutti guardano e che tutti vogliono staccare, senza collaborarci. Con la sua Jumbo-Visma che di aiuto ne può dare ben poco, potrebbe essere quasi un vantaggio. Su di lui un solo interrogativo: può continuare a questo livello che sembra avere ormai da mesi?

L’altro uomo ancora pienamente in ballo è chiaramente Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto ha ovviamente l’esperienza per ribaltare la corsa e ieri ha dato l’ennesimo assaggio di quello che può fare. Se la carta d’identità lo rende più soggetto a cedimenti, la sua meticolosità nel prepararsi e la sua profonda conoscenza di sé stesso sembrano poter scacciare questo pericolo. Inoltre, le sue doti ben conosciute doti di fondista e resistenza possono essersi ulteriormente affinate con gli anni e le due tappe di montagna che rimangono sono adatte a lui, per la presenza di discese, così come per lunghezza e durezza nel susseguirsi di salite. Corridore tra i più imprevedibili, sarà sicuramente il più marcato e temuto, quello ai cui movimenti tutti presteranno attenzione e cercheranno di imitare e seguire. Grazie soprattutto a Domenico Pozzovivo e Damiano Caruso, la sua Bahrain – Merida è pronto ad assisterlo in quella che potrebbe essere impresa da record. Il tempo da recuperare è ancora tanto, ma ha visto di peggio e tra i tre è quello più attardato, che quindi potrebbe giovare improvvisamente di meno sorveglianza.

Per quanto mostrato sinora e per i distacchi che si sono formati, sembra davvero improbabile il nome del vincitore possa non essere fra questi tre. Tatticamente potrebbero comunque venire fuori scenari che favoriscono altri corridori, con in questo caso in salita le quotazioni di Mikel Landa. Compagno di squadra della Maglia Rosa, il basco potrebbe essere impiegato in qualche azione dalla distanza, nella quale avrebbe il diritto di non collaborare, trovandosi così davanti nel finale. Un possibile piano B che uno stratega come Eusebio Unzué potrebbe assolutamente non disdegnare, con lo spagnolo che ha mostrato a sua volta una ottima condizione, pagando un ritardo importante soprattutto per problemi fisici o per sfortuna.

Più vicino in classifica è invece Rafal Majka (Bora-hansgrohe), che realisticamente può ancora pensare di salire sul podio, ma che per quanto mostrato sinora sembra difficilmente poter ambire a di più. L’ultima settimana può comunque sempre riservare sorprese e, in ragione delle ottime prestazioni mostrate, sarebbe ingiusto barrare completamente il suo nome. Vista anche la crono, comunque, resta quantomeno improbabile. Ottimo scalatore, potrebbe comunque provare qualcosa, cercando di sfruttare la marcatura tra i corridori che attualmente lo precedono.

Decisamente più lontano è invece uno dei grandi delusi sinora di questa edizione, quel Simon Yates (Mitchelton-Scott) che tuttavia appare in crescita e rappresenta probabilmente uno dei corridori più interessanti da seguire in queste ultime frazioni alpine. Il britannico ha voglia di rivincita e sicuramente punterà a dare spettacolo, cercando quantomeno di conquistare una tappa, ma vorrà anche guadagnare qualche posizione, sognando un ribaltone come quello che ha subito l’anno passato. Dalla sua ha una delle formazioni più forti in salita, in grado di fare la differenza e la consapevolezza di non aver niente da perdere (se non un piazzamento che poco interessa).

Troppo lontani o non nella condizione di poter impensierire i big tutti gli altri, con la sola eccezione di Miguel Angel Lopez (Astana). Il colombiano sulla carta ha squadra e capacità per primeggiare, ma bisognerà vedere se riuscirà ad invertire una tendenza di flessione evidenziata nelle ultime tappe. Ce lo aspettiamo comunque all’attacco, anche lui per riscattare le delusioni senza stare troppo a pensare alla attuale posizione che chiaramente non lo soddisfa.

Borsino dei Favoriti Giro d’Italia 2019

***** Richard Carapaz
**** Vincenzo Nibal, Primoz Roglic
***
** Mikel Landa, Simon Yates
* Miguel Angel Lopez, Rafal Majka

Top Ten Giro d’Italia 2019

CORRIDORE TEAM DISTACCO
1 CARAPAZ Richard MOVISTAR TEAM 64h 24’ 00”
2 ROGLIC Primoz TEAM JUMBO – VISMA 0’ 47”
3 NIBALI Vincenzo BAHRAIN – MERIDA 01’ 47”
4 MAJKA Rafal BORA – HANSGROHE 02’ 35”
5 LANDA MEANA Mikel MOVISTAR TEAM 03’ 15”
6 MOLLEMA Bauke TREK – SEGAFREDO 03’ 38”
7 POLANC Jan UAE TEAM EMIRATES 04’ 12”
8 YATES Simon Philip MITCHELTON – SCOTT 05’ 24”
9 SIVAKOV Pavel TEAM INEOS 05’ 48”
10 LOPEZ Miguel Angel ASTANA PRO TEAM 05’ 55”
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